Pablo Trincia

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Pablo Trincia (Lipsia, 24 settembre 1977) è un autore televisivo, giornalista e personaggio televisivo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Lipsia nell'allora Germania Est da padre italiano e da madre persiana, si trasferisce con la famiglia a Milano. Viene chiamato Pablo in onore del poeta Pablo Neruda, amico del nonno materno.[1] Dopo il diploma, a 22 anni, si trasferisce a Londra dove si laurea in lingue e letterature africane alla School of Oriental and African Studies. Nel 2003 torna a Milano, collaborando con PeaceReporter, sito d'informazione per il quale scrive notizie sull'Africa. Nel 2005 intraprende la carriera di giornalista freelance collaborando con diverse testate – fra cui La Stampa, il Venerdì di Repubblica, Io Donna, Panorama, l'Espresso, Berliner Kurier, Vanity Fair, Die Welt e The Independent – trattando prevalentemente di America latina, Asia e Africa.

Dal 2009 diventa inviato del programma di Italia 1 Le Iene, esordendo con un servizio sull'arresto di un narcotrafficante.

Il 5 agosto 2014 lascia Mediaset per collaborare con le trasmissioni Servizio pubblico e Announo su LA7. Terminata l'esperienza, dal settembre 2015 collabora con la casa di produzione Magnolia alla realizzazione di nuovi format, e col giornale online Fanpage.it per la webserie Toxicity[2], che si presenta come un'inchiesta sulle droghe più diffuse, sulla tossicodipendenza e sul disagio sociale associato.

Dal 17 luglio 2016, conduce sul canale Nove, LUPI - Limited Access Area una trasmissione che presenta reportage di vari giornalisti, poi, dal 23 novembre 2016 su Rai 2 la trasmissione Mai più bullismo, in quattro puntate di seconda serata.

Dal gennaio 2017 co-conduce con Valentina Petrini il programma Cacciatori sul canale Nove, contemporaneamente torna tra gli inviati della trasmissione Le Iene.

Dall'ottobre 2017 è co-autore insieme a Alessia Rafanelli di Veleno, un'audio-inchiesta a puntate in podcast sul sito de La Repubblica, che racconta il caso dei diavoli della Bassa modenese, un fatto di cronaca accaduto tra il 1997 e il 1998[3].

Nel 2019 pubblica Veleno-Una storia vera, il suo primo libro edito da Einaudi.

Nel settembre 2019 diventa inviato di Chi l'ha visto?[4], che lascerà l'anno successivo.

Nel 2021 Veleno, prodotta da Fremantle con la regia di Hugo Berkeley, diventa la prima docuserie italiana ispirata da un podcast e da un libro.

Dal novembre 2021 è il responsabile creativo di Chora Media, la più grande podcast company italiana.

Nel 2022 è la voce narrante, sulla piattaforma streaming audio Spotify, del podcast documentario Il dito di Dio - Voci dalla Concordia dove racconta la tragedia del naufragio della Costa Concordia. Sempre nello stesso anno pubblica un altro podcast originale Spotify Megalopolis - Mumbai 2050, in cui compara l'attuale città indiana con una visione futura immaginaria, basata su proiezioni reali.

Nel 2023, in ricordo del trentesimo anniversario delle vicende narrate, pubblica su tutte le piattaforme Dove nessuno guarda - il caso Elisa Claps, un podcast true crime che racconta l'omicidio di Elisa Claps e la storia del suo assassino, Danilo Restivo.

Nel 2024, è la voce narrante e coautóre con Luca Lancise del podcast Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere. Podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media[5] che racconta l'attentato all'agenzia British Airways a Roma nel 1985.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Ha vinto due volte il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, nel 2010 con "Infiltrato tra i profughi afghani" e nel 2013 con "Krokodil, la droga che ti mangia".
  • Nel 2015 gli è conferito il premio Luchetta, per l'inchiesta Bambino per Bambino, storia della ricerca del piccolo Ismail Mesinovic, rapito dal padre in Italia e portato in Siria.[6][7]
  • Nel 2018 il podcast Veleno, scritto con Alessia Rafanelli, che racconta la vera storia del caso dei Diavoli della Bassa Modenese, vince l'Investigation and Forensic Award.
  • Nel 2020 il libro "Veleno", edito da Einaudi, vince la 56ª edizione del Premio Estense.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Afferma di saper parlare molte lingue[8]:

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Podcast[modifica | modifica wikitesto]

  • Veleno (2017) - realizzato per Repubblica
  • Buio (2019) - esclusiva Audible
  • Le guerre di Anna (2020) - esclusiva Audible
  • Il dito di Dio (2021) - esclusiva Spotify
  • Megalopolis - Mumbai 2050 (2022) - esclusiva Spotify
  • Crac! (2022) - esclusiva Audible
  • Dove nessuno guarda: il caso Elisa Claps (2023) - realizzato per Sky
  • Sangue Loro - Il ragazzo mandato a uccidere (2024) - realizzato per Sky

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ PABLO TRINCIA: il vecchio e il nuovo giornalismo! | Intervista con Dario Moccia
  2. ^ ToxiCity, su YouMedia. URL consultato il 12 febbraio 2016.
  3. ^ Veleno una storia da ascoltare, su la Repubblica. URL consultato il 7 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  4. ^ Chi l'ha visto?: da Le Iene arriva lo storico inviato Pablo Trincia, su The Social Post, 11 settembre 2019. URL consultato l'11 settembre 2019.
  5. ^ Sky TG24, Pablo Trincia, tutti i suoi podcast e dove ascoltarli, su tg24.sky.it, 7 marzo 2024. URL consultato il 4 aprile 2024.
  6. ^ "Bambino per bambino": il reportage di Pablo Trincia sulle tracce di Ismail vincitore del Premio Luchetta 2015, su Announo. URL consultato il 7 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2016).
  7. ^ Trincia Pablo, su premioluchetta.it. URL consultato il 16 novembre 2019.
  8. ^ Pablo Trincia de “Le Iene” svela quante lingue parla (VIDEO), su FanPage.it, 8 gennaio 2014. URL consultato il 1º agosto 2020.
Controllo di autoritàVIAF (EN347156253584308110006 · GND (DE1256303992 · WorldCat Identities (ENviaf-347156253584308110006